Oggi è il #14marzo e forse per qualcuno è un giorno come tutti gli altri, ma per noi che lavoriamo all’interno di un #planetario è un giorno veramente speciale. Oggi infatti è la #giornatadeiplanetari . Nel 1991 nacque proprio qui in Italia l’idea di celebrare questa ricorrenza che ormai si celebra oggi in tutto il mondo.
Certo quest’anno ha un significato ancora diverso. È il secondo anno infatti che la viviamo al di fuori dei nostri straordinari teatri astronomici. Ma anche se in queste particolari condizioni, è l’occasione ideale per far conoscere a chi ancora non li conosce questi straordinari strumenti e i luoghi che li ospitano, con il desiderio di poterci tornare presto insieme per vivere sempre nuove avventure.
I planetari sono delle vere e proprie macchine dello spazio e del tempo che riescono a riprodurre in maniera realistica il cielo stellato di qualsiasi momento e visto da qualsiasi luogo della Terra proiettandolo sopra le nostre teste.
Con le nuove tecnologie di proiezione digitale, ci siamo letteralmente allargati andando a riprodurre il cielo da qualsiasi luogo dell’universo conosciuto e i meccanismi che regolano i movimenti degli astri.
Di solito la proiezione avviene su una cupola o una semplice superficie semisferica per riprodurre la sensazione di immersione sotto un #cielostellato . Ma negli ultimi anni abbiamo cominciato a proiettare il nostro cielo virtuale ovunque, su superfici piane su sfere o in streaming web allargando il campionario di possibili declinazioni dell’utilizzo di un planetario. Anche io in questi giorni sto lavorando per realizzarvi uno strumento che punta a portare un piccolo planetario domestico in ogni casa. Vi terrò aggiornati.
Il desiderio di guardare il cielo e di riprodurlo in qualche modo è molto antico e i nonni e bisnonni dei nostri planetari sono proprio globi e sfere armillari o antichi orrery e planetari meccanici come quelli che nel cartoon di oggi guardano con tanto affetto il loro discendente evoluto il moderno planetario.
Che si trovino in cupole enormi, o piccole cupole gonfiabili, su uno schermo in streaming o su una piccola cupola autocostruita, i planetari restano il nostro trampolino per l’universo