A proposito di errori sbagli e fallimenti che si tramutano poi in immensi successi voglio raccontarvi del nostro carissimo #HubbleSpaceTelescope che due giorni fa ha festeggiato soffiando la sua trentesima candelina nello spazio. Oggi lo celebriamo come il capolavoro della fotografia spaziale, quello che ci ha permesso di avere visioni mozzafiato dell’universo e ci ha condotti a grandissime scoperte. E pensare che il suo esordio nell’#ossevazione e nell’#astrofotografia non fu dei migliori.
Il nostro portentoso osservatore volante grande quasi come un pulmino turistico porta con sé uno specchio primario di 2,4 m Un telescopio di così grandi dimensioni doveva osservare l’universo volando lontano dai disturbi dell’#atmosfera terrestre per regalarci immagini strepitose dello spazio. Tuttavia le prime immagini che arrivavano erano sfocate un vero fallimento. Era il 25 aprile di trent’anni fa quando i ricercatori e gli ingegneri che lavoravano alla missione provarono un brivido freddo. C’era qualcosa che non andava.
Immediatamente vennero convocati comitati addirittura team di ricercatori indipendenti per cercare di comprendere il problema. Ora vi è mai capitato di avere un telescopio nuovo e non riuscire a mettere a fuoco in nessun modo, vedere solo delle ombre per magari poi accorgervi che semplicemente gli specchi non erano collimati? Beh li dopo un’arrabbiatura iniziale si va dal venditore o da un amico esperto e con un po’ di lavoro il problema si risolve. Pensate a dover fare lo stesso su un telescopio che però vola a circa 540 Km di altezza. Un vero problema! Per di più li il problema era diverso e come dice chi ha vissuto la trepidazione di quei giorni “lo specchio principale di Hubble, che sembra una ciotola molto poco profonda, era stato lucidato nella forma sbagliata. L’errore era inferiore alla larghezza di un capello umano, ma l’effetto era significativo. Se l’errore non fosse stato corretto, Hubble non avrebbe mai raggiunto il suo pieno potenziale”
Bisognò mandare una missione di astronauti nel dicembre del ’93 ad installare due componenti elettronici che dovevano correggere l’errore elettronicamente. Da allora finalmente arrivarono immagini strepitose
Da un errore a un grande successo Hubble
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