Stamattina affacciandomi alla finestra di casa guardavo scendere la pioggia e ripensavo a quell’odore acre che spesso si sente prima dei temporali Quando le scariche elettriche dei #fulmini scindono le molecole nell’aria tra queste c’è anche l’#ossigeno. I singoli atomi si rimescolano rapidamente e si costituiscono anche molecole formate da tre atomi di ossigeno ovvero l’ozono, che è responsabile del forte odore. D’altra parte ozono deriva dal greco òzein, che vuol dire proprio “mandare odore”.
L’ozono in natura è presente negli strati più alti dell’#atmosfera proprio nell’#ozonosfera.
È considerato un #gasserra ma a differenza degli altri è indispensabile per noi perché trattiene alcune radiazioni nocive per noi provenienti direttamente dal sole. In particolare lo strato di #Ozono è uno scudo perché assorbe e trattiene parte della radiazione ultravioletta, proveniente dalla nostra stella, che per noi sarebbe nociva
Per questo ci si preoccupa così tanto quando lo strato di Ozono si assottiglia generando il #buconell’ozono al polo nord.
Quella che ho tra le dita oggi è una mappa della distribuzione dell’ozono negli strati alti dell’atmosfera registrata a marzo. Dal rosso che vuol dire una maggiore concentrazione di ozono arriviamo al blu e viola che significa bassissima concentrazione. Siamo al polo nord e a marzo si è raggiunto un minimo storico dell’ozono per questa stagione. Ora non affrettatevi in deduzioni perché la dinamica dell’atmosfera è molto più complessa di una serie di formule matematiche e di modelli statistici perché in continua evoluzione. Sono livelli bassi ma non senza precedenti ci sono stati momenti peggiori nel 1997 e nel 2011 ma la stagione classica del buco nell’ozono sarebbe settembre o ottobre Negli strati alti dell’atmosfera di solito ci sono fenomeni di #stream, di #ventidialtaquota che compensano questa carenza ma pare che quest’anno queste onde non siano state particolarmente efficaci. Per fortuna (e qui un applauso a tutti noi) dal 2000, i livelli di clorofluorocarburi e altre sostanze che riducono lo strato di ozono sono diminuiti in modo notevole nell’atmosfera e continuano a farlo. Così entro metà secolo rientreremo nei valori
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